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EPIGENETICA e CIBO

Aggiornamento: 22 nov 2020




Le scelte alimentari possono far ammalare ma anche guarire, possono favorire uno stato precario di salute ma anche donare benessere.


I greci erano già a conoscenza di quella che oggi chiamiamo nutrizione funzionale e dell'importanza dello studio degli alimenti e degli elementi. Fu proprio Ippocrate a scrivere una frase che sentiamo pronunciare spesso: “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo.”


Per conoscere i meccanismi che regolano la vita, la scienza si è spinta a guardare sempre più in profondità. Ha esplorato il corpo fin dentro i tessuti, le cellule, fino a raggiungere il DNA e mappare l’intero genoma umano. Il genoma è la fonte delle informazioni che consentono di produrre i mattoni per fabbricare il nostro corpo. Ma conoscere il genoma non è sufficiente per comprendere la vita. Infatti, ogni organismo è un sistema complesso soggetto all’influenza del tempo e dello spazio.


Cerco di spiegarmi meglio.


Per costruire una casa occorrono tanti elementi diversi: un pavimento, dei muri, delle finestre, una porta e un tetto. Ma nel costruirla non si può prescindere dal luogo in cui si trova, dal clima a cui è sottoposta e dall’utilizzo che se ne farà. L’Epigenetica è la disciplina che studia il modo in cui il genoma di un individuo, fin dal suo concepimento, risponde e si adegua al tempo e allo spazio (clima, luogo, utilizzo e materiali usati per la costruzione della casa).


Avete presente un manuale d’istruzioni per l’uso ?

Ecco possiamo paragonare il genoma ad un manuale che al suo interno contiene le istruzioni per costruire le proteine che andranno a costruire i vari tipi di cellule, i nostri organi, il nostro metabolismo e come deve funzionare correttamente. Le informazioni contenute nei geni sono condizionate dall’ambiente, dalle scelte alimentari, dallo stile di vita e perfino dai nostri pensieri.


Un esempio di espressione epigenetica lo possiamo osservare nelle api. Ciò che differenzia le api operaie, sterili, dalla regina, fertile, non dipende dalla genetica, ma dalla dieta che seguono come larve. Le larve designate a diventare regine sono alimentate esclusivamente con pappa reale, una sostanza secreta dalle api operaie, che accende il gene promotore che determina la fertilità dell'ape regina.


I geni regolano la nostra Vita, ma i nostri stili di vita la Plasmano.


Quando ti guardi allo specchio ti potresti domandare: “Come mai, dato che tutte le cellule del mio corpo hanno lo stesso DNA, i miei organi possono sembrare così diversi e funzionare in modo diverso?”


Torniamo al manuale di istruzioni.


Se prendo un Manuale per creare degli Origami, che è l’arte del piegare la carta, da un semplice foglio riuscirò a creare una figura tridimensionale, un cigno, una tartaruga o una rana, a seconda di come piegherò il foglio di partenza. Da uno stesso manuale posso scegliere di leggere una singola riga o un capitolo intero, posso decidere di saltare delle parti, oppure posso guardare soltanto le figure e le note. Allo stesso modo la cellula utilizzerà solo quelle istruzioni contenute nel genoma che le permettono di svolgere le sue funzioni specifiche. Così come si possono leggere solo alcuni capitoli e non altri, allo stesso modo si possono annotare spunti, idee, riflessioni, si può sottolineare o addirittura sovrascrivere il testo del manuale.


Si può dire che se la genetica studia il testo del libro, l’epigenetica è lo studio dei segnalibri e delle annotazioni poste al suo interno.


È solo conoscendo il libro insieme ai segnalibri e alle annotazioni, cioè come il genoma risponde all’influenze esterne, che possiamo conoscere il nostro corpo. È un po’ come la differenza tra un libro appena stampato e lo stesso passato di mano in mano, letto, sottolineato, colorato, annotato o sovrascritto. Ogni volta che la cellula si duplica, si riproduce, trasmette alle cellule figlie il libro delle istruzioni anche con alcuni degli appunti, delle annotazioni su come leggerlo. La grande differenza tra il genoma e l’epigenoma di un individuo, cioè fra il libro ed i segnalibri, sta nel fatto che il genoma è fisso mentre il suo epigenoma è dinamico, varia nel tempo e nello spazio, e subisce l’influenza dell’ambiente.


Tutto quello che vivo e scelgo di vivere incide sul mio corpo e il mio stato di salute.


Prendiamo di nuovo come esempio un manuale d’istruzioni passato di mano in mano.


Una volta aperto posso scoprire, ad esempio, che il testo non è leggibile per intero su alcune parti perché vi è stato incollato un post-it che mi impedisce di leggere quella determinata porzione di testo, per cui salterò dal punto A direttamente al punto D, e questo comporterà che salterò un’istruzione e la mia “casa” subirà delle modifiche, che si potranno rilevare sia positive che negative.


E la stessa cosa vale per il genoma, la lettura di alcune parti e non di altre, la lettura dei post-it applicati sul testo originario, potrà comportare la variazione del risultato finale, sia in positivo che in negativo.


Con i recenti progressi in epigenetica, stiamo cominciando a capire. Ora sappiamo che le cellule usano il loro materiale genetico in diversi modi: i geni vengono accesi e spenti.


Chi decide quali geni debbano essere attivati o silenziati?


In maniera molto semplicistica, visto la vastità e la complessità dell’argomento, potremmo dire gli “interruttori epigenetici”. Proprio quelle piccole e reversibili modificazioni chimiche che possono avvenire sul DNA, come i post-it, le annotazioni o le sottolineature di cui vi parlavo prima nell’ormai famoso manuale d’istruzioni. Sugli “interruttori epigenetici” incidono moltissimi fattori, che nel loro insieme costituiscono il nostro stile di vita ed il nostro ambiente: ciò che mangiamo, ciò che facciamo, ciò che pensiamo, tutto ciò che ci accade può influire sull’attività dei nostri geni.


Moltissimi componenti alimentari hanno la potenzialità di causare cambiamenti epigenetici nell'uomo.


Ad esempio, i broccoli e altre verdure crocifere contengono isotiocianati, che sono in grado di inserire “post-it” nel genoma umano influenzandolo positivamente. Anche la soia, essendo fonte di genisteina, un isoflavone, da effetti benefici al nostro organismo e ancora il polifenolo, trovato nel tè verde, epigallocatechina-3- gallato, ha molte attività biologiche benefiche. La curcumina, un composto presente nella curcuma (Curcuma longa), può avere molti effetti positivi sull’attivazione dei geni. Ma ci sono altrettanti componenti alimentari che incidono molto negativamente sulla nostra salute e il nostro benessere.


L’alimentazione si trova in una posizione molto delicata nel rapporto con la nostra vita: mangiamo tutti i giorni, più volte al giorno, per tutta la nostra vita. Se commettiamo errori a tavola, piccoli o grandi che siano, il tempo inevitabilmente li amplificherà. Ricordate bene che sono le piccole cose, alle quali spesso non diamo importanza, che determineranno grandi risultati, che potranno essere positivi o negativi, in base alle scelte che avremmo deciso di fare.


Lo studio del modo con cui gli alimenti influenzano l’attività e l’espressività dei geni si chiama nutrigenomica.


Ma di questo argomento ne parleremo un'altra volta….


Un caro saluto e ricorda sempre:


“VIVILA la VITA !!!”



il Vostro Naturopata

Giuseppe Scopetta

 
 
 

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